i miei esperimenti sulla fonica dell'atto proseguono nella totale clandestinità e con pochissime risorse. Tuttavia, il trasporto e la vivacità viscerale dei miei studenti consente loro di prestarsi alle misurazioni, nonostante io abbia all'attivo un'unica borsa di studio. Hanno rettovie giovani ed elastiche, ricche di galvanico entusiasmo e su cui conto molto. Tra le altre cose, e per condividere l'ormai avviato scambio di avversioni che entrambi subiamo, le dico che il consiglio di ateneo sta obbligando tutti gli iscritti ai miei seminari ad assumere, pena l'esclusione dal corso di laurea, potenti astringenti a resine per impedire, con ogni mezzo (anche il più scorretto) una sana e robusta defecazione propedeutica alle mie ricerche dipartimentali. Come però le dicevo, l'ardore fecale dei miei pupilli non si arresta di fronte a nulla. Ho appena terminato di stilare un nuovo rapporto sul timbro acustico delle scariche diarroiche e sulla loro incredibile concordanza sonora con il suono del fagotto arcaico, padrone, per eleganza e ricercatezza, di molte nobili partiture rinascimentali. Inoltre, sono quasi sul punto di concludere il processo di validazione della teoria dell'eiezione fecale inodore e insonorizzata che permetterebbe finalmente di padroneggiare suoni e male-odori durante le evacuazioni nelle latrine pubbliche. Da sempre il retaggio della vergogna ha perseguitato gli uomini nella sacra deposizione di monoliti marroni nei bagni pubblici, impedendo la gratificazione e la serenità d'animo che dovrebbero sempre accompagnarsi a questa attività primigenia. Sono adesso patrimonio del sapere le misure da adottare per una buona pratica escatologica nel rispetto della dignità propria ed altrui. Spero solo di poter pubblicare i miei risultati sul gazzettino del Dipartimento di Scienze della nutrizione il cui direttore si è mostrato sensibile al mio dramma e disposto ad ospitarmi.
Attendo con impazienza un suo report dettagliato sull'esito degli esperimenti che sta conducendo sul suo gruppo scelto. Sarei interessatissimo a confrontare i suoi risultati sull'induzione forzata di stipsi con alcuni dati rilevati in laboratorio e relativi alla scoperta di anelli gassosi che circondano i non morti in una suggestiva rievocazione delle vicende del nostro Universo.
La saluto con l'affetto e la stima di sempre
suo fedelissimo
Thomash Kircke di Belgershein